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CLASSIC LIST


Gennaio 22, 2019

Nel KIT è inserito un pieghevole di istruzioni illustrato per il corretto posizionamento dei rivelatori. Tali istruzioni sono state redatte in accordo con i protocolli internazionali riconosciuti per la misura del Radon (sia americani che europei).

E’ possibile fare il download delle istruzioni per il corretto posizionamento dei rivelatori CR-39 al seguente link:

Istruzioni per l’impiego


Gennaio 22, 2019

La parte sensibile dei rivelatori CR-39 subisce, nel tempo, effetti di “fading” (perdita dell’informazione) e di “ageing” (invecchiamento). La conseguenza è una perdita di sensibilità al Radon se conservati ed utilizzati per troppo tempo. Per questo motivo sulla bustina contenente i rivelatori è applicata un’etichetta che indica il termine massimo per la restituzione dei rivelatori a Niton per l’analisi. Per lo stesso motivo Niton indica come periodo massimo di esposizione quello di circa 6 mesi.



Gennaio 22, 2019

I rivelatori, una volta preparati da Niton, iniziano a misurare la concentrazione di Radon in aria. Per questo al momento della loro preparazione vengono termosigillati in buste apposite (testate presso la camera Radon del Politecnico di Milano) a tenuta di radon. In questo modo il radon presente nell’ambiente non entra all’interno della bustina e la misura inizia realmente nel momento in cui la busta viene aperta ed i rivelatori posizionati. Per lo stesso motivo è importante, dopo il periodo di esposizione, rispedire a Niton i rivelatori utilizzati entro pochi giorni.

Radon Test Kit per la Casa – Busta Sigillata


Gennaio 22, 2019

No.

Nel caso in cui l’introduzione di Radon in casa derivi dall’acqua domestica, è necessario intervenire “alla fonte”. Si deve però tenere presente che, nei rari casi in cui ciò si verifica, il prelievo dell’acqua domestica avviene direttamente da un pozzo.

In caso di approvvigionamento di acqua domestica dalla rete idrica, il trattamento, lo stoccaggio e la distribuzione delle acque potabili, favoriscono il degassamento del Radon.

Per maggiori approfondimenti è possibile leggere l’articolo a questo link:

Radon in Acqua


Gennaio 22, 2019

Dipende.

Se le azioni di mitigazione poste in atto sono quelle corrette per le condizioni dell’edificio e se ne è verificata l’efficacia, è improbabile che si debbano effettuare interventi successivi (a meno che l’edificio sia soggetto ad interventi di ristrutturazione, a modifiche impiantistiche importanti o che si verifichino eventi sismici).

In alcuni casi limitati le azioni di mitigazione poste in atto potrebbero non essere risolutive sebbene siano comunque quelle ottimali. In questo caso, se il professionista è qualificato, è in grado di individuare i limiti della soluzione proposta, di spiegarli al Cliente e di pianificare eventuali azioni correttive nel caso in cui negli anni la concentrazione di Radon torni ad essere preoccupante.



Gennaio 22, 2019

Per ridurre la concentrazione di Radon è necessario porre in atto quelle che sono chiamate “azioni di mitigazione”. E’ necessario l’intervento di un professionista qualificato e competente per uno studio preliminare delle possibili vie di ingresso del Radon e delle condizioni dell’edificio, che porti all’individuazione delle tecniche più efficaci da adottare.

Una volta poste in atto le azioni di mitigazione, o anche nei casi in cui basse concentrazioni di Radon non richiedano interventi, è possibile adottare pochi semplici accorgimenti (descritti nelle pagine del nostro ebook) per migliorare ulteriormente la qualità dell’aria in casa, non solo per quanto riguarda la presenza di Radon.



Gennaio 22, 2019

Dipende.

La concentrazione di Radon può variare nel tempo anche da un anno all’altro. Nel caso in cui la concentrazione media di Radon misurata sia molto bassa, può essere consigliabile ripetere una misurazione, anche di breve durata ogni due o tre anni (il recepimento della direttiva Europea dovrebbe chiarire anche questi aspetti); nel caso in cui i valori misurati siano vicini ai limiti di legge, e si decide di non porre in atto delle azioni di mitigazione, è raccomandato eseguire monitoraggi più frequenti o installare un dispositivo elettronico per il monitoraggio in continuo del Radon.


Il team NITON nasce nel 2017 dalla volontà di creare un gruppo di persone che si sono scelte, unite dalla condivisione degli stessi valori professionali ed umani: dedizione al lavoro, onestà intellettuale, etica e rispetto dell’ambiente a 360°.

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