La direttiva europea non fornisce requisiti in tal senso. Tali indicazioni potrebbero essere fornite dalla nuova normativa italiana, prossima alla pubblicazione. Negli Stati Uniti si raccomanda di ripetere comunque il monitoraggio ogni due anni.
La direttiva europea non fornisce requisiti in tal senso. Tali indicazioni potrebbero essere fornite dalla nuova normativa italiana, prossima alla pubblicazione. Negli Stati Uniti si raccomanda di ripetere comunque il monitoraggio ogni due anni.
Dipende.
La concentrazione di Radon può variare nel tempo anche da un anno all’altro. Nel caso in cui la concentrazione media di Radon misurata sia molto bassa, può essere consigliabile ripetere una misurazione, anche di breve durata ogni due o tre anni (il recepimento della direttiva Europea dovrebbe chiarire anche questi aspetti); nel caso in cui i valori misurati siano vicini ai limiti di legge, e si decide di non porre in atto delle azioni di mitigazione, è raccomandato eseguire monitoraggi più frequenti o installare un dispositivo elettronico per il monitoraggio in continuo del Radon.
No.
Per conoscere la concentrazione di Radon presente, e quindi il livello di rischio della tua abitazione l’unico modo è eseguire delle misure.
Per una corretta valutazione della concentrazione di Radon è necessario effettuare una misura di lungo periodo (da qualche mese fino ad un anno).
In questo modo si ha una stima della concentrazione media di Radon che tiene conto delle sue fluttuazioni giornaliere e stagionali.
Una misura preventiva breve, di qualche giorno, può essere utile per individuare velocemente l’eventuale presenza di elevate concentrazioni di Radon permettendo di intervenire senza aspettare il termine di una misura di lungo periodo.